L’8 dicembre 2004, i DAMAGEPLAN, nuovo progetto musicale dei fratelli Dimebag Darrell e Vinnie Paul Abbott dopo lo scioglimento dei PANTERA avvenuto nel 2003, si stavano esibendo nel locale Alrosa Villa di Columbus, nell’Ohio.

Ad un certo punto la tragedia: un fan si avvicina al palco e spara 15 colpi, di cui 5 colpiscono Dimebag ferendolo a morte.

Alla domanda: “Chi è stato l’ultimo grande chitarrista/compositore della storia del metal?”

La risposta, a mio parere, sarebbe senza ombra di dubbio “Dimebag Darrell”.

Tre le ragioni di tale scelta:

1: è stato in grado di comporre canzoni entrate di diritto nella Hall of fame delle metal songs, che hanno portato i Pantera ad avere un grande successo di vendite e di pubblico.

2: è stato uno dei migliori chitarristi ritmici, compositore di riffs di grande impatto, nonché uno degli inventori di un nuovo modo di intendere il thrash metal. Non dimentichiamoci che nei primi anni ’90 sembrava che tutto fosse stato detto in tale genere musicale, prova di ciò è il fatto che molti gruppi storici, dai METALLICA, ai MEGADETH, ai TESTAMENT, proprio in tale periodo abbandonarono provvisoriamente le ritmiche veloci del thrash per dedicarsi a un genere metal di stampo più classico.

3: è stato un solista di buon livello, dotato di grandissimo carisma e aggressività nel suo modo di suonare, doti che oggi scarseggiano sempre di più in un panorama di chitarristi ultra tecnici ma che sembrano fin troppo addomesticati e attenti alla precisione assoluta nell’esecuzione, perdendo però la qualità di sapere realmente “assaltare” e coinvolgere l’ascoltatore.

La band con cui ha condiviso il grande successo erano i PANTERA, e il suo destino forse era già scritto dalla sua nascita, avvenuta a Dallas, Texas, e nei titoli di alcuni albums o di varie canzoni, quali “Cowboys From Hell”, “The Great Southern Trendkill”, e nel nome della sua ultima band, i DAMAGEPLAN; Con non troppa fantasia si può pensare che la sua morte sembri tipica, appunto, da cowboy texano dell’epoca gloriosa del far west….

I grandi successi sono quelli firmati dal 1990 al 2000 , anni in cui i PANTERA fecero la loro scalata al successo entrando di diritto nell’empireo del metal mondiale. Affiancato alla batteria dal fratello Vinnie Paul, al basso da Rex Brown, e alla voce da Phil Anselmo, personaggio anch’egli di grandissimo carisma, che in qualche modo ebbe parte fondamentale sia nel portare al successo la band, che allo scioglimento del gruppo.

Provo a indicare quattro canzoni su tutte, a riassumere ciò che furono i PANTERA:

“Cowboys from hell”

Title track ed opener dell’album “Cowboys From Hell” (1990). Innanzitutto c’è da dire che prima di questo album i PANTERA ne avevano già pubblicati altri 4, poco noti al grande pubblico, ed il genere musicale proposto era ben diverso, tendente al glam metal. Dunque qui ci troviamo di fronte alla svolta musicale e di carriera di un gruppo che sta per segnare la storia del metal.

Si notano subito il suono ed il particolare stile di riffing che caratterizzeranno le esecuzioni chitarristiche di Dimebag Darrell da qui in poi. Chitarra che si incastra alla perfezione con una batteria che si muove tra mid-tempo ed accelerazioni in doppia cassa tipiche del thrash metal. Voce aggressiva, sporca, con un timbro azzeccatissimo nell’impasto sonoro generale. Il nuovo corso musicale ha inizio.

Continua…Parte 2

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