GEDDY LEE

Riuscireste ad immaginarvi una versione di Master Of Puppets dei METALLICA prodotta da Geddy Lee (RUSH)?

Per un periodo, tornando indietro al 1986, ha rischiato di essere l’unica e sola versione del disco. È così: il cantante, che ha ammesso di essere un grande fan della band, stava per produrre uno dei più grandi successi della band statunitense nonché della storia del metal (fu infatti il primo album trash in assoluto ad essere certificato di platino per ben sei volte!).

Ci fu un qualche tipo di discussione con Lars, ai tempi, per lavorare insieme. Era prima che Master uscisse, mi sembra. Ne parlammo. Ero amico del management della band e incontrai Lars in Inghilterra. Mi ricordo di essere andato a vederli a Toronto quando suonarono al Masonic Temple. Erano i tempi in cui il bassista originale [N.d.R. Cliff Burton] era ancora tra noi. Sai, prima della tragedia. Perciò ne parlammo, i METALLICA mi piacevano un sacco ai tempi ma alla fine non ci siamo mai messi d’accordo” racconta il leader dei RUSH alla rivista Noisey.

Il gruppo canadese, che ha appena concluso un tour sold-out per il quarantesimo anniversario di carriera, ha parecchio da spartire con il metal, è stato infatti quasi contemporaneo di band come LED ZEPPELIN e BLACK SABBATH, pionieri dell’hard’n’heavy, oltre che fortemente influenzato dal sound di WHO, CREAM e DEEP PURPLE che hanno indirettamente collaborato a sviluppare una certa sensibilità da parte della band per il genere.

C’è un aspetto del nostro sound che può avvicinarsi abbastanza al metal e io lo attribuirei al metal dei primi tempi, come quello gli ZEPPELIN, i SABBATH e i BLUE CHEER. È una specie di tradizione metal che abbiamo portato avanti”.

Lee stesso ammette di amare la band di Lars Ulrich e soci, tuttavia… “non ascolto molto metal. Ho un grande rispetto per loro [i METALLICA] ma girando per casa mia non sentirai molto speed o death metal!

Non ho problemi con l’amore nerd” ammette subito dopo, ridendo, in risposta al fatto che i RUSH stessero facendo date sold-out nello stesso periodo in cui Weird Al faceva uscire un album schizzato in vetta alle classifiche. “I nerd sono quelli che salvano tutti, a fine giornata. Non puoi avere un thriller di spionaggio senza un nerd nel retro che controlli che tutto stia andando per il verso giusto”.

Un’altra piccola vittoria di cui parla Lee nella stessa intervista è quello che riguarda il numero di fan donne in crescita durante gli show per l’R40 Live Tour. “Un mio amico mi ha detto che a uno dei nostri show di quest’anno c’era una vera fila di donne fuori dai bagni, il che è pazzesco. Rompiamo le barriere! Il mio ricordo preferito del tour precedente è un gruppetto di ragazze che reggeva un gigantesco cartello con su scritto: ‘Miti da sfatare: le donne AMANO i RUSH!’

Ricordiamo che i due show sold-out di Toronto sono stati registrati quest’estate per diventare un box-set di DVD che ha debuttato al numero uno della classifica di Billboard.

 

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Giulia Rettaroli nasce nel 1996, milanese doc, e si diploma perito turistico appassionandosi sin da subito a lingue e culture straniere. Allo studio si affiancano naturalmente la passione per il cinema (sci-fi e classici del genere horror in primis) e per la musica. Dischi, biografie, documentari, vecchi numeri di Melody Maker e Rolling Stone trovano posto tra chitarra e amplificatore e si moltiplicano negli anni alla scoperta del sound di artisti come Led Zeppelin, Black Sabbath, Beatles oltre che di Pink Floyd, Motörhead, Nirvana e via dicendo. Personalità come Frank Zappa e Lester Bangs incidono inoltre fortemente nel suo senso critico. Oggigiorno si diletta nello studio del danese, nel collezionismo di dischi che hanno fatto la storia della musica e, naturalmente, nella scrittura di recensioni et simili.

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