EAGLES OF DEATH METAL

Ciao ragazzi, vi offriamo questo messaggio di amore sincero e della più forte empatia dal profondo dei nostri cuori e da tutto il mondo. Costituiamo una famiglia di perfetti sconosciuti che sono diventati come parenti stretti in pochissimo tempo. Ridiamo insieme, ci facciamo da scudo l’un l’altro, viaggiamo, balliamo, festeggiamo, beviamo troppa, troppa Tequila. Siamo quattromila fan e stiamo crescendo giorno dopo giorno.”

Queste le parole con cui inizia il messaggio della QUEENS OF THE STONE AGE family. Fan della band provenienti da tutto il mondo hanno realizzato un video di due minuti in cui, a turni, esprimevano il messaggio di solidarietà per gli EAGLES OF DEATH METAL dopo gli attacchi terroristici di un mese fa a Parigi.

Questa famiglia è stata unita dalla musica. Molti di noi non vi hanno mai incontrati, alcuni si, ma ognuno di noi dirà agli altri che belle anime siate. Vogliamo che sappiate che siamo con voi e siamo grati di tutto quello che avete fatto e che stiate bene. Ci dispiace molto per la vostra perdita. La cosa più importante è che anche noi vi amiamo.”

Il video tributo è stato condiviso ieri sera sia dai profili ufficiali della band che dalla pagina Facebook del Record Store Day.

Sia Josh Homme che Jesse Highes sono stati ambasciatori del RSD (infatti i BOOTS ELECTRIC sono stati tra quelli a creare questa manifestazione), perciò sappiamo personalmente quanto siano generosi e di buon cuore i ragazzi della famiglia EODT / QOTSA. La loro fondazione, la Sweet Stuff Foundation aiuta i musicisti e i membri della crew tutto l’anno e le donazioni versate fino 31 dicembre saranno totalmente devolute alle famiglia dei morti di Parigi e al loro amico Nick Alexander [N.d.R. Manager del band-merch]. Ecco il link in caso vi sentiate generosi e di buon cuore anche voi: https://www.thesweetstufffoundation.org/donate/ ”.

La band, invece, ha commentato con poche parole commosse. “Più che spettacolare. Tanto amore a voi tutti, sempre”. Anche la fondazione del gruppo ha risposto al messaggio su Twitter. “Grazie del momento di pausa, ora è tempo di aiutare.”

La Sweet Stuff Foundation si occupa di “cose come trattamenti medici, assistenza per i bambini, gli ‘ultimi desideri’ di tutta una vita e speciali trattamenti non coperti dalle assicurazioni”. Già nel 2010, tra i vari progetti organizzati, la fondazione aveva raccolto fondi per il cancro al quarto stadio di Brian O’Connor, bassista degli EAGLES OF DEATH METAL.

Penso di essere uno dei primi della band a vederlo” ha scritto il batterista Josh Homme su Facebook. “Trovo difficile esprimere a parole cosa questo video abbia suscitato in me. Sono fiero di essere tra voi, parte di voi, uno di voi. Grazie per questo amorevole e generoso regalo. Significa tutto per me. Vi ringrazio con tutto me stesso. Mi sento insignificante davanti a voi. Sono incantato da tutti voi. Cosa siete riusciti a fare, insieme? Non dimenticherò mai questo regalo di gentilezza. Grazie.

Già in seguito agli attacchi al Bataclan, che avevano causato la cancellazione delle date rimanenti del tour per Zipper Down, Homme aveva incoraggiato fans e amici delle altre band a suonare la canzone del nuovo album I Love You All The Time e a donare. Alcune delle band a rispondere alla chiamata sono state MY MORNING JACKET, DEAN WEEN GROUP, SAVAGES e PEARL JAM – oltre agli U2 che li hanno ospitati sul loro palco ad inizio dicembre per suonare insieme People Have The Power di Patty Smith.

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Giulia Rettaroli nasce nel 1996, milanese doc, e si diploma perito turistico appassionandosi sin da subito a lingue e culture straniere. Allo studio si affiancano naturalmente la passione per il cinema (sci-fi e classici del genere horror in primis) e per la musica. Dischi, biografie, documentari, vecchi numeri di Melody Maker e Rolling Stone trovano posto tra chitarra e amplificatore e si moltiplicano negli anni alla scoperta del sound di artisti come Led Zeppelin, Black Sabbath, Beatles oltre che di Pink Floyd, Motörhead, Nirvana e via dicendo. Personalità come Frank Zappa e Lester Bangs incidono inoltre fortemente nel suo senso critico. Oggigiorno si diletta nello studio del danese, nel collezionismo di dischi che hanno fatto la storia della musica e, naturalmente, nella scrittura di recensioni et simili.

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