Questa settimana, la controversia che ha interessato i pagamenti delle royalties da parte di Spotify ha avuto il suo culmine quando Taylor Swift ha deciso di togliere il suo intero catalogo dalla piattaforma di streaming. Swift e il suo team hanno dichiarato di aver fatto questo per proteggere il valore della musica dopo che Spotify l’avrebbe pagata presumibilmente solo 500,000 dollari per ascolti da casa nell’ultimo anno. (Spotify ha risposto dicendo di averla pagata 6 milioni di dollari.)
Negli ultimi anni, molti altri artisti che includono Thom Yorke dei RADIOHEAD, David Byrne e i PINK FLOYD hanno rivolto critiche simili verso servizi di streaming musicale come Spotify, sostenedo che non pagano abbastanza i compositori. D’altro canto Dave Grohl dei FOO FIGHTERS la vede in maniera molto diversa.
In una nuova intervista con Digital Spy, Dave Grohl ha dichiarato riguardo a Spotify: “Personalmente non me ne frega niente. Suoneremo 2 volte consecutive a Wembley la prossima estate. Voglio che le persone ascoltino la nostra musica, non mi frega se viene pagata 1 o 20 dollari, ascoltate soltanto la maledetta canzone! Però capisco che altre persone non siano d’accordo.”“Volete che le persone ascoltino la vostra fottuta musica? Dategli la vostra musica e andate a suonare live. Alla gente piace ascoltare la vostra musica? Allora verranno a vedervi dal vivo. Per me è così semplice e penso che funzionava così anche quando eravamo giovani e facevamo parte di band punk rock che facevano un sacco di casino. Non c’erano opportunità di carriera ma amavamo suonare e la gente amava venirci a sentire. C’era una connessione personale, faccia a faccia, ed è quello che piaceva veramente alla gente. Oggi ci si fissa troppo sulla tecnologia.”