“HAVE YOU EVER BEEN DUMB ENOUGH TO DO WHAT YOU WANTED TO DO. WITHOUT GOOD REASON COMING OVER YOU?”
Ebbene si, il conto alla rovescia apparso sui loro siti ufficiali è terminato.
Fra la notte di Domenica e Lunedì scorso, i FOO FIGHTERS hanno diffuso il loro EP, dal titolo “Saint Cecilia”, contenente cinque brani inediti, di cui si parlava ormai da giorni e per la gioia dei fan di tutto il mondo, si può scaricare gratuitamente.
“Saint Cecilia”, anzitutto perché questo titolo?
L’EP è stato registrato lo scorso Ottobre, in un hotel, un resort immerso nel verde, che porta il nome di Saint Cecilia Hotel ad Austin nel Texas. Il Saint Cecilia Hotel ha un nome non scelto a caso, poiché Santa Cecilia, martire cristiana, è la patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti e viene ricordata il 22 novembre. Si narra che Cecilia fosse stata giustiziata per soffocamento in acqua e che tuttavia ella avesse continuato a cantare. Per questo motivo, successivamente ne fu ordinata la morte per decapitazione.
Viviamo un momento difficile e di grande sofferenza, la musica non deve morire, la musica è la nostra vita.
Questo è il messaggio che Dave Grohl vuol farci pervenire attraverso la prefazione di una bellissima e lunghissima lettera ai fan, apparsa sul sito ufficiale dei FOO FIGHTERS, che accompagna la pubblicazione di questo EP, dove inevitabilmente si fa accenno ai tragici eventi di Parigi che come sappiamo, hanno poi portato all’annullamento da parte della band, del tour Europeo.
Ma, torniamo per un momento al Saint Cecilia Hotel, il cui direttore, come lo stesso Dave ci narra nella sua lettera, è talmente emozionato di avere come suoi ospiti questi popolari musicisti, che gli propone di registrare il disco nell’hotel stesso, nonostante a due passi l’Arlyn Studio sia già pronto.
Come volevasi dimostrare, quei ragazzi della porta accanto non se lo fanno dire due volte. Organizzano uno studio di fortuna ma ben attrezzato, com’ è sempre nel loro stile e come abbiamo già potuto constatare negli episodi della serie “Sonic Highways”. Nasce quindi questo EP che è, ancora una volta, lo specchio del loro modo di far musica, un lavoro istintivo ma realizzato con cura. Durante la registrazione amici e musicisti vanno a trovare la band. In particolare la Preservation Hall Jazz Band, con la quale Dave & Co sembrano avere un rapporto particolare. Ora i fiati hanno preso il sopravvento sulle chitarre. E’ la session nella session, è la voglia di far musica insieme, senza condizioni di stili.
Nascono dunque questi cinque brani, uno più interessante dell’altro. Questi quasi rappresentano i diversi passaggi stilistici avvenuti nei 20 anni di attività del gruppo, il cui anniversario si festeggia proprio quest’anno, pur non mancando anche dei riferimenti ai progetti solisti di Dave. L’EP si apre con “Saint Cecilia”, un brano in pieno stile FOO FIGHTERS che fa venire subito voglia di cantare. Segue “Sean”, che ricorda vagamente le atmosfere del loro album del 1997, “The Colour And The Shape”. Il terzo brano “Savior Breath” è un rock (aggio) trascinante sullo stile di “Shake Your Blood” realizzato con Lemmy Kilmister dei MOTÖRHEAD nell’album metal/hard rock “Probot”, che Dave realizzò nel 2004. Ma è con “Iron Rooster” che la band supera se stessa per testo ed arrangiamento, bellissima e destinata alla storia.
Chiude l’EP “The Neverending Sigh” (il sospiro senza fine) il cui titolo è davvero tutto un programma. Nonostante il testo non lo indichi precisamente, è forse questo il sospiro eterno della musica che sopravvive a tutto, anche alla morte?
I FOO FIGHTERS hanno fatto di nuovo centro. Con il fiato sospeso (o in un sospiro senza fine?) attendiamo tutti che del nuovo interessante materiale inedito venga ancora pubblicato, nonché ci auguriamo un ritorno in tour della band. Non fermiamo la musica, la musica è vita!