“Mi ricordo che ero nella stessa stanza con loro e pensavo ‘Che cosa? Questi sono i NIRVANA? Stai scherzando? Sulla copertina del loro disco sembravano dei boscaioli psicopatici’…mi veniva da dire tipo ‘Cosa, quel ragazzetto e quel grosso figlio di puttana? Mi stai prendendo in giro? Mi sono messo a ridere. Pensai ‘Neanche per sogno’”.
Dave Grohl ricorda così la sua audizione con i NIRVANA.
All’età di 17 anni Dave Grohl, (originario di Warren nell’Ohio ma cresciuto in Virginia, Washington), entrò a far parte della band SCREAM, prendendo il posto di Kent Stax alla batteria. Per l’audizione con il gruppo mentì sulla sua età affermando di avere 20 anni.
La band degli SCREAM era formata dai fratelli Peter (voce) e Franz (chitarra) Stahl, Skeeter Thompson (basso e cori) e Robert Lee Davidson (chitarra e cori).
A quel tempo il giovanissimo Dave Grohl era ancora molto inesperto della vita on the road. Aveva lasciato la scuola superiore circa un anno prima, lavorato per un periodo in una fabbrica di mobili e due mesi come commesso presso la Tower Records, nel distretto di Washington. Dalla chitarra, che aveva cominciato a suonare all’età di 9 anni, era passato casualmente alla batteria. Prima di entrare dunque a far parte degli SCREAM aveva suonato solo in band scolastiche o locali in Virginia.
La band precedente formatasi quando ancora frequentava la scuola, MISSION IMPOSSIBLE (più tardi e prima di sciogliersi ribattezzata come FAST), fu molto formativa per Grohl.
Suonavano per la maggiore, musica post punk ed hardcore, anche se Grohl da sempre, considerava John Bonham dei LED ZEPPELIN, come il suo più grande ispiratore, al punto di farsi tatuare sul polso destro il logo a tre cerchi, simbolo del batterista.
La sua permanenza negli SCREAM durò circa 4 anni. Nel frattempo divenne fan dei MELVINS e più tardi frequentatore ed amico. Buzz Osbourne, cantante e chitarrista dei MELVINS, invitò Kurt Cobain e Krist Novoselic della band ancora emergente NIRVANA, (anch’essi entrambi suoi amici), ad assistere ad un concerto degli SCREAM durante il loro tour nella West Coast. Era il 1990.
Gli SCREAM entrarono in crisi e sul punto di sciogliersi e Grohl si ritrovò a Los Angeles, disperato e senza soldi a dormire sul pavimento della casa della sorella di Peter Frampton. Telefonò ad Osbourne per qualche consiglio e questi gli disse che i NIRVANA, stavano cercando un batterista e gli diede il numero di telefono del bassista Krist Novoselic, sapendo che Cobain e Novoselic erano rimasti molto impressionati dal suo modo di suonare. Così Grohl fu invitato da Novoselic a Seattle al loro concerto catastrofico presso Motor Sports Garage. In realtà, come Grohl confesserà anni dopo alla rivista Rolling Stone (2005), non vi assistette veramente ma passò la maggior parte del tempo fuori parlando con un amico.
Di lì a poco comunque fece l’audizione che si rivelò quasi superflua. Cobain aveva già le idee chiare sin dal momento che aveva visto suonare Grohl: era certo che quello era il tipo di batterista che serviva ai NIRVANA. Grohl, dal canto suo, in quel momento non aveva presi sul serio quei due giovani scapigliati provinciali di Cobain e Novoselic poichè sembravano più due sfigati senza speranza, che future rockstar miliardarie. Nonostante il loro primo album “Bleach” avesse ottenuto una certa risonanza, il futuro delle band in quel momento non era ancora ben chiaro.
Ma l’apparenza inganna e Grohl dovette presto ricredersi. Dopo un breve tour in Gran Bretagna nel settembre del 1990, dove Grohl ormai era confermato come nuovo e permanente batterista, nella primavera del 1991 i NIRVANA entrarono in studio per dar più corpo e vita a quelle demo che sarebbero diventate poi “Nevermind”.
In 6 mesi dalla pubblicazione dell’album, il successo clamoroso di vendite in tutto il mondo, che superò di gran lunga, per tempi, promozione e proporzione, il fenomeno legato all’esordio dei BEATLES nei primi anni 60. “Nevermind” è diventato uno degli album più venduti della storia del rock e della musica contemporanea.
“Non puoi farcela nel (music) business a meno che tu non sia veramente bravo e non abbia un bel po’ di fortuna”. E’ questa la ricetta del successo secondo Mr Dave Grohl.