Anticipato dal singolo “Spoonman” l’8 marzo 1994 veniva pubblicata dai SOUNDGARDEN la pietra miliare della loro discografia, “Superunknown”, quarto album in studio della band di Seattle. E’ il loro disco più venduto e si intuisce dal primo ascolto che Chris Cornell e soci hanno deciso di scostarsi dalle loro precedenti fatiche. Il sound è meno duro e molto più orecchiabile ed anche il look della band risulta meno grunge.
15 tracce registrate ai Bad Animals Studio di Seattle con la produzione di Michael Beinhorn che mandano i SOUNDGARDEN nell’olimpo del rock, risultando uno dei migliori lavori del periodo.
Nell’album si distinguono le meravigliose e oscure ballad “Fell on black days” e “The day I tried to live”. Degne di nota sono la clamorosa “Black hole sun”, ballata psichedelica davvero superlativa e travolgente accompagnata da un video ormai storico, e l’originale hard-rock di Spoonman che entrano di diritto nel Greatest hits del gruppo.
In conclusione un capolavoro da ascoltare e riascoltare trovando ogni volta nuove letture. Cornell insieme al resto della band spinge il Seattlesound in un’ altra dimensione sfondando i confini di un genere. A mio modesto parere risulta essere uno dei più importanti e coerenti dischi hard-rock della storia.