14 gennaio 2019 oggi Dave Grohl compie 50 anni, davvero un bel traguardo per “The Nicest Guy In Rock”, come da tutti conosciuto.
Per chi amava i NIRVANA come me, ancora non dimentica quel timido ragazzo, ma già notevole batterista, seduto nel retro, talvolta in ombra rispetto agli altri membri della band. Poche parole giuste, pochissime interviste ma un bel viso, tanto agitarsi di capelli e già una gran dose di sensualità.
Dopo la morte di Kurt Cobain e qualche mese di buio e disperazione, il giovane Dave Grohl non si arrende e si rimette a lavoro, in realtà non aveva mai smesso.
Aveva già registrato nelle pause dei tour dei NIRVANA diversi brani nello studio di Robert Lang, a Seattle, allora per lui a pochi passi da casa.
Ed è lì che nasce il primo album dei FOO FIGHTERS, o meglio come è noto, una cassetta successivamente trasformata in CD nel 1995 dalla Roswell e Capitol, che Dave Grohl comincia a distribuire solo ad amici e conoscenti.
Al momento dell’incisione, Grohl non ha una band e suona tutti gli strumenti e non si rende conto che quei brani in quella cassetta, rappresentano già una piccola rivoluzione: quello che si ascolta è infatti un passaggio dal punk rock e dal grunge più puro, rimodellato in suoni che però ricordano il rock classico nel suo aspetto più genuino, il sound che caratterizzerà praticamente tutti i successivi album dei FOO FIGHTERS fino ai giorni nostri.
Oggi i FOO FIGHTERS sono diventati una delle rock band più famose del globo.
Dave Grohl ha saputo farsi amare grazie alla sua innata cordialità e bontà d’animo tale da riuscire a far dimenticare lo stereotipo della rockstar: droga, sesso, molti soldi, limousine con autista, guardie del corpo …
Intendiamoci non che Grohl sia stato o sia indenne da tutto questo, anche se per sua stessa ammissione e per fortuna, ha smesso con l’uso di droghe già da molto prima che approdasse ai NIRVANA.
Si fa dunque paladino del fatto che non occorre perdersi, per essere un musicista di successo.
Grohl è quasi come un nuovo Paul McCartney ai tempi d’oro degli WINGS, riveduto e corretto.
Questa volta la band e la crew sono una famiglia mentre la famiglia vera e propria è ancora un punto di riferimento importante, fonte di ispirazione e per la quale, impegni permettendo, nutre profonda dedizione.
Il modo di porsi di Grohl è più quello del ragazzo della porta accanto, apparentemente dimessamente vestito, con il quale ti faresti una bella chiacchierata di musica in un bar magari davanti ad un boccale di birra. E’ questo il suo punto di forza, la sua carta vincente.
Egli ha saputo, come pochi, trasmettere al suo pubblico le sue stesse passioni : la musica prima di tutto, sia dal lato più amatoriale e da collezionismo fino alla parte più tecnica di questa, legata per lo più a strumentazione e studi di registrazione. Poi, vista la grande popolarità raggiunta, è la volta della cucina, in particolare del barbecue di cui sembra essere grande esperto.
A tal proposito, ricordiamo che Dave Grohl è autore di straordinari e pluripremiati documentari: “Sound City” 2013, “Sonic Highways” 2014, “Play” 2018, questo anche vero e proprio progetto musicale da solista, ed uno nuovo ed autobiografico, tuttora in lavorazione. Lo scorso anno, in maggio, lo abbiamo visto nei panni di giudice di gara nel World Championship Barbecue Cooking Contest a Memphis, ed in seguito ha fondato una società di catering specializzata appunto in barbecue, dove opera personalmente con grande serietà e diligenza, come tipico del suo essere.
E’meraviglioso vederlo in diverse ben sponsorizzate manifestazioni culinarie, anche a scopo benefico, in uno degli stand, seguire la grigliata e dopo tagliare la carne a mano e servirla al pubblico e poi magari più tardi prendere una chitarra e salire sul palco, divertendosi come un matto come in una session tra amici, in questo caso come spesso accade con i CHEVY METAL, la nota cover band capitanata da Taylor Hawkins.
Ma tutto questo non distoglie Grohl dalla usa attività principale e dunque lo rivedremo presto come frontman dei FOO FIGHTERS off tour in diverse date quest’anno, in via ufficiale salvo nuove disposizioni, a partire dal mese di febbraio fino a diversi rock festival in Europa tra la tarda primavera e l’estate, con ancora nuove date da aggiornarsi.
Si vocifera anche di un Woodstock revival nonché una nuova edizione del fortunato Cal Jam, nel prossimo ottobre.
Il rock non è morto, probabilmente non morirà mai, ma potrebbe ancora evolversi e trasformarsi.
Dave Grohl forse rappresenta l’ultimo anello di congiunzione tra le vecchie a le nuove generazioni.
Non ci resta che augurargli tutto il meglio e soprattutto, ancora molti anni di musica a venire.