Il 28 dicembre, quattro anni fa, ci lasciava Lemmy Kilmister, pseudonimo di Jan Fraser Kilmister, ma da tutti chiamato semplicemente Lemmy.
Il noto frontman dei MOTÖRHEAD, non da meno uno dei fondatori del genere heavy metal, inglese di nascita, trovò una nuova vita negli Stati Uniti a Los Angeles, città che fu luogo anche della sua morte e dove vi fu sepolto più tardi, nel gennaio 2016, nel cimitero Forest Lawn.
A Lemmy piaceva la vita, le belle donne, il whisky, le moto … Chiunque abbia avuto l’opportunità di conoscerlo da vicino ha potuto testimoniare che sotto quella scorza dura come l’acciaio, si nascondeva in realtà un uomo di grande sensibilità e gran cuore.
Pochi giorni dopo la celebrazione del suo settantesimo compleanno (24 dicembre 2015), festeggiato con un grande party in suo onore presso il locale Whisky a Go Go di Los Angeles, Lemmy fu ricoverato d’urgenza afflitto da forti dolori al petto.
Successivamente gli fu diagnosticata una forma molto aggressiva di cancro già ampiamente esteso al cervello ed al collo.
Poco prima della morte, Lemmy stava ancora progettando un tour mondiale a partire dal gennaio 2016.
Altro locale di culto di Los Angeles è di certo The Rainbow Bar & Grill. Lemmy lì si può dire fosse di casa e molti dei suoi più cari amici ne sono ancora grandi frequentatori.
Il suo gestore, Mikael Maglieri regalò a Lemmy una video slot machine con la quale il cantante vi giocò praticamente fino agli ultimi istanti di vita.
Dopo la sua morte e prima della cerimonia funebre avvenuta presso la cappella del cimitero di Forest Lawn (10 gennaio 2016), vi fu organizzato un party privato con gli amici più stretti per ricordarlo.
Il Rainbow rimane ancora oggi tempio sacro del rock, di West Hollywood e dove hanno spesso luogo celebrazioni dedicate a Lemmy ed ai MOTHORHEAD.
Una statua in bronzo che lo raffigura a grandezza naturale, vi è stata posta nell’agosto del 2016.