Seconda parte dell’articolo Dimebag Darrell: viaggio nella leggenda.
“Cemetery gates” – dal disco “Cowboys from hell” (1990). Una semi-ballad molto melodica nella parte iniziale e nelle strofe, con una chitarra pulita che si esibisce in stupendi arpeggi e la voce di Anselmo capace di prestazioni canore di alto livello, che poi sa trasformarsi di colpo in una killer metal song, caratterizzata da riffs graffianti e cadenzati, a cui si alternano accelerazioni degne dei migliori poghi , il tutto sempre accompagnato dalla sapiente interpretazione vocale. Assolo da brividi, a mio parere uno dei migliori mai scritti da Darrell, e un finale in cui voce e chitarra duettano nel raggiungere la nota più alta possibile….performance incredibile.
“Mouth for war” – E’ l’opener di “Vulgar display of power” (1992) , il disco del grande salto dei PANTERA, da gruppo underground a stelle del metal internazionale. Grande suono, grande impatto, riffs di chitarra precisi e taglienti, una voce che ti prende e coinvolge in un viaggio sonoro esaltante per tutta la durata del pezzo senza mai avere cali di tensione.
Un must per ogni ascoltatore metal che si rispetti.
“I’m broken” – dal disco del 1994 “Far beyond driven”. Incedere cadenzato e super groove, caratterizzato da riffs spezzati miscelati sapientemente ad una ritmica precisa ed essenziale, con la voce di Anselmo che diventava sempre più rabbiosa di disco in disco (in particolare in questo, alcune canzoni oltrepassano la sottile linea di confine che a volte può esserci tra musica e rabbia e aggressione pura). Potentissima e letale.
