Billy Corgan, frontman degli SMASHING PUMPKINS, ha parlato dell’era di “Bleach” dei NIRVANA in una nuova intervista con Vevo.
“Sentivi che qualcosa stava accadendo nell’underground, come quando vidi i NIRVANA nel loro primo tour di “Bleach”. Forse il concerto era sold out, forse c’erano 800 persone, non erano 10 mila, ne erano un migliaio e quando ti guardavi intorno, vedevi lo stesso ragazzino che stava al concerto ska punk o quello che stava al concerto dei SIOUXSIE AND THE BANSHEES. Erano fan di musica alternativa, non necessariamente fan dei NIRVANA, era una piccola comunità di fan alternativi. Ma sentivi che qualcosa stava accadendo e sicuramente ci si stava spostando, con band come i JANE’S ADDICTION, verso territori più duri ed emotivi che alcune persone chiamerebbero emo.”
“Non volevi parlare al mondo, ma solo ai tuoi amici. Per esempio nel primo album dei NIRVANA, Kurt ha scritto molte belle canzoni, ma erano ironiche come ad esempio “Floyd The Barber”. Non stava cercando di riempire uno stadio, faceva solo quello in cui era molto bravo e così facevano le altre persone.”
Billy Corgan ha anche discusso la confusione che il pubblico ha fatto tra l’alternative rock e l’estetica dei primi live dei NIRVANA:
“Quando vedevi i NIRVANA nel 1989, c’era un senso di ironia come ‘Siamo una band alternative rock, ma abbiamo suoni di chitarra heavy.’ Era fatto inconsciamente, c’era una sorta di innocenza che sembrava calcolata, ma ci si chiedeva soltanto: ‘Riusciamo a riempire il locale?’”.