Dopo Kate Bush e la sua “Running Up The Hill” inserita nella colonna sonora di della fortunata serie Netflix “Stranger Things”, che ha riportato l’interesse verso la cantante/artista britannica vera icona pop, anche da parte dei più giovani e forse con un risultato superiore a quello della seconda metà degli anni 80, quando il brano fu pubblicato, ora è la volta dei METALLICA.
Nella stagione 4 di “Stranger Things” l’ormai amato personaggio metallaro Eddie Munson, (interpretato da Joseph Quinn) si esibisce in una trascinante versione di “Master Of Puppets” alla chitarra.
Ora in un post su Instagram gli stessi METALLICA, elogiano gli sceneggiatori e registi della serie ovvero Matt e Ross Duffer per il loro uso generale della musica e per aver incluso “Master Of Puppets”.
Dicono:
“Il modo in cui i Duffer Brothers hanno incorporato la musica in Stranger Things è sempre stato di livello superiore, quindi eravamo entusiasti che non includessero solo ‘Master of Puppets’ nello show, ma anche che ci fosse una scena così fondamentale. Eravamo tutti entusiasti di vedere il risultato finale e quando l’abbiamo fatto siamo rimasti completamente sbalorditi… è così estremamente ben fatto, tanto che alcune persone sono state in grado di indovinare la canzone solo vedendo pochi secondi delle mani di Joseph Quinn nel trailer. E’ bello da pazzi, no?
“È un onore incredibile essere una parte così importante del viaggio di Eddie e stare ancora una volta in compagnia di tutti gli altri fantastici artisti presenti nello spettacolo”.
È stato anche recentemente rivelato che il figlio del bassista dei METALLICA Robert Trujillo, Tye Trujillo, ha contribuito con ulteriori tracce di chitarra alla canzone per lo show. Considerando l’immenso talento di Tye (il ragazzo ha suonato con i KORN ed i SUICIDAL TENDENCIS, così come ha la sua band OTTTO), non è una sorpresa che ci sia riuscito!
Certamente i METALLICA non hanno bisogno di presentazioni ed un brano come “Master Of Puppets” parla da solo, ma anche in questo caso, l’operazione di “Stranger Things” fa si che nuove generazioni di fan si aggiungano in tutto il mondo, scoprendo e apprezzando la musica di decenni passati e rendendola ancora più immortale.
Mentre per noi che abbiamo vissuto quegli anni, è un po’ come tornare ragazzi, non credete?