“Now And Then” l’ultimo brano inedito dei BEATLES è stato pubblicato il 2 novembre scorso.
Il brano ha suscitato diverse opinioni contrastanti, pur essendo stato accolto con grande emozione soprattutto dai fedelissimi fan dei BEATLES di tutto il mondo, che attendevano con ansia questo singolo, in assoluto l’ultimo dei mitici fab four.
“Now And Then” è commovente e nostalgico. La data di pubblicazione del 2 novembre non è scelta a caso e ovviamente è un omaggio ai due beatle scomparsi, John Lennon e George Harrison.
Ma torniamo un momento indietro per raccontarvi la nascita di questo brano.
Siamo a NYC alla fine degli anni 70, John Lennon si trova nel suo appartamento al Dakota Building con Yoko Ono ed il secondo figlio Sean, allora piccolissimo.
Registra questa demo semplicissima su una cassetta, solo piano e voce.
Molti anni più tardi, nel 1994, Yoko Ono consegna la cassetta contenente anche le demo di “Free As A Bird” e “Real Love” ai superstiti BEATLES. Questi altri due brani saranno pubblicati e inseriti nell’ampio progetto del 1995 ”The Beatles Anthology”.
“Now and Then” rimane indietro, perché anche se Paul, George e Ringo lavorano sul brano con il produttore Jeff Lynne, non riescono ad estrapolare una voce pulita di John della demo, dove è troppo evidente il suono del piano.
A distanza di anni è qui che poi entrerà in gioco l’ausilio della AI.
Nel 2023 grazie alla nuova tecnologia il brano ora comprende la voce originale di John completamente ripulita, le parti di chitarra elettrica ed acustica registrate da George nel 1995, le nuove parti di basso e di piano di Paul e della batteria di Ringo, una bella sezione di archi composta a tre mani da Giles Martin (figlio del celebre George), Ben Foster e Paul.
Inoltre Paul aggiunge il suo assolo slide nello stile di George, che potrebbe ingannare qualcuno.
Ma l’AI pur lavorando al massimo, non riesce ad evidenziare la voce di John come la sua poiché quello che è stato ripulito è in realtà una demo, un pezzo registrato in casa e così rimane.
Mentre la voce di John risulta poco riconoscibile, le voci degli altri BEATLES si confondono tra di loro, lasciando l’ascoltatore perplesso.
Chi è John o chi è veramente Paul qui?
Non vi è dubbio che questa operazione sull’uso della AI avrà molti seguaci in futuro.
Ad esempio, i superstiti membri dei NIRVANA, dei QUEEN e gli eredi di DAVID BOWIE stanno già valutando dei propri progetti in merito.
E’ comunque sorprendente che in tanta tecnologia un assolo alla George Harrison sia stato realizzato da Paul che è un essere umano.
Per quanto riguarda il video promozionale, per il quale ci si è avvalsi della regia di Peter Jackson, per la prima volta alle prese con un video clip musicale, anche qui l’accoglienza del pubblico quanto la critica si sono divise.
Forse si poteva pensare a qualcosa di diverso e più sognante come era stato per il video di “Free As A Bird”.
Qui assistiamo a dei montaggi delle immagini di vecchi famosi video dei BEATLES dove le figure di John e George vengono ritagliate ad aggiunte a quelle degli altri due BEATLES che, in più occasioni nel corso del video li vediamo che stanno registrando il brano in uno studio. All’interno di queste, si inseriscono quelle dei Ringo e Paul giovani ed anziani, famosi filmati d’epoca e le session della mitica reunion con George del 1995.
Un’idea poco originale e talvolta disturbante come ritroviamo oggi su molte app sempre legate alla AI.
Il 1° novembre il video era stato preceduto da un breve documentario della durata di 12 minuti sempre ad opera di Jackson, dal titolo “Now And Then – The Last Beatles Song”.
A questo punto si potrebbe suggerire all’ascoltatore di lasciarsi rapire dal brano, (senza farsi suggestionare dalle immagini del video), che indubbiamente merita un attento ascolto come si deve ad un bel disco di addio.