LEMMY

La risposta sempre pronta e la fama di essere uno dei più sregolati rocker in circolazione l’hanno accompagnato per tutta la vita. Così Lemmy Kilmister, storico leader dei MOTÖRHEAD, si approssima al suo settantesimo compleanno.

L’unica cosa che sembra seccarlo, di questi tempi, è la ricorrente domanda “Quando morirai?”.

In una recente intervista a Classic Rock, il cantante ha dichiarato di stare bene. “Sono stanco della solita fottuta domanda ‘Stai per morire?’. Sta diventando trita e ritrita. Io sto bene. Vado là fuori e faccio del mio meglio.”

Nonostante ciò, sono noti i problemi di salute che già da qualche tempo hanno intaccato le prestazioni del frontman sul palco. A inizio Settembre, la band si era vista costretta a cancellare le date di Denver e San Antonio a causa delle condizioni di Lemmy. Pochi giorni prima il gruppo aveva dovuto interrompere gli show di Salt Lake City e Austin, dopo sole tre canzoni, per le difficoltà a respirare che il cantante aveva accusato.

“Come avrete sentito, i MOTÖRHEAD sono stati costretti ad interrompere nuovamente una performance a causa di un malore di Lemmy aveva dichiarato la band, incolpando l’altitudine. “Chiaramente, si è rimesso in pista troppo presto.”

Il cantante era stato perciò messo a riposo forzato… E non per la prima volta. Qualche anno fa aveva dovuto sottoporsi ad un’operazione al cuore e, nel 2013, aveva sofferto di un’emorragia interna.

“Ho dei giorni belli e altri brutti, ma per la maggior parte del tempo sto bene. L’ultimo tour negli Stati Uniti (N.d.R. per il ventiduesimo album della band, Bad Magic) è andato davvero bene” ribatte lui. Nonostante l’età, Kilmister non sembra avere intenzione di ritirarsi.

“È quando compi sessant’anni che tutto inizia ad andare a rotoli. Tutti pensano che sia facile diventare vecchio, ma è uno shock. Il punto è che io non mi voglio arrendere.”

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Nonostante la recente morte del suo ex compagno di band, il batterista Phil “Philty Animal” Taylor (“Perché lui sì e Bush no?” aveva commentato il cantante), e le false voci su Phil Campbell, attuale batterista del gruppo, dato anch’esso per morto, Lemmy non demorde.

Come disse lo stesso Campbell ai tempi del suo intervento al cuore: “Al contrario delle voci messe in giro da quegli stronzi su twitter, Lem è vivo e ci sta dando sotto.”

E noi lo aspettiamo. Gli appuntamenti sono due: 11 febbraio all’Alcatraz di Milano e 20 febbraio al Palasport di Trento per festeggiare insieme il quarantesimo anniversario dei MOTÖRHEAD.

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Giulia Rettaroli nasce nel 1996, milanese doc, e si diploma perito turistico appassionandosi sin da subito a lingue e culture straniere. Allo studio si affiancano naturalmente la passione per il cinema (sci-fi e classici del genere horror in primis) e per la musica. Dischi, biografie, documentari, vecchi numeri di Melody Maker e Rolling Stone trovano posto tra chitarra e amplificatore e si moltiplicano negli anni alla scoperta del sound di artisti come Led Zeppelin, Black Sabbath, Beatles oltre che di Pink Floyd, Motörhead, Nirvana e via dicendo. Personalità come Frank Zappa e Lester Bangs incidono inoltre fortemente nel suo senso critico. Oggigiorno si diletta nello studio del danese, nel collezionismo di dischi che hanno fatto la storia della musica e, naturalmente, nella scrittura di recensioni et simili.

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