Mark Lanegan, “voce dannata” del grunge e dell’alternative rock, si è spento ieri a soli 57 anni.
E’ stato fondatore degli SCREAMING TREES e membro dei QUEENS OF THE STONE AGE ed ha lavorato a diversi altri progetti artistici e musicali.
Ne danno annuncio ieri, i suoi portavoce, nei suoi siti ufficiali. Non sono state ancora rese note le reali cause della morte. Nessuna informazione a riguardo, solo la richiesta di rispettare la privacy della famiglia.
E’ morto nella sua casa di Killarney, in Irlanda, lasciando sua moglie Shelley ed un vuoto incolmabile.
Lo scorso anno era stato ricoverato per Covid 19.
Si era appena trasferito in Irlanda, quando si è infettato e poi ricoverato di urgenza incapace di respirare e con alcune costole incrinate, dopo essere collassato nella cucina di casa.
Aveva detto nel 2021, sul vaccino : “Sai, probabilmente non l’avrei ottenuto, anche se fosse stato disponibile in anticipo. Come ho detto, ero uno di quegli idioti che ne erano stanchi. Ma ho imparato la lezione. Sarò il primo a ricevere un booster quando sarà disponibile (in Irlanda)”.
Il virus lo aveva reso sordo per un periodo e dopo, durante la degenza in ospedale, era stato sottoposto a coma farmacologico.
Una volta ripresosi, si era poi pentito amaramente di essere stato un no vax ed aveva iniziato la stesura del suo libro scrivendolo quando ancora in ospedale, nel suo cellulare.
Aveva poi detto riguardo al libro :
“Ho iniziato a scriverlo quando ero in ospedale, al telefono. Davvero, solo per pura noia e per cercare di rimettermi a posto dopo tre settimane di coma. Ci vuole un po’ per concentrare la tua attenzione e i tuoi pensieri nel modo in cui erano prima”.
Il libro dal titolo “Devil In A Coma” , viene poi pubblicato nel dicembre 2021.
Kurt Cobain aveva giurato che se un giorno avesse intrapreso la carriera solista senza o durante i NIRVANA, solo con un artista ed uno soltanto avrebbe condiviso quella avventura e questi era Mark Lanegan.
Ma non siamo in un film di Tarantino a lieto fine o con una favolistica trasformazione della storia, ed oggi Kurt Cobain non c’è più e sta lavorando al fantomatico “solo album” con il suo vecchio amico Mark Lanegan diciamo, in un’altra dimensione.
Si dice comunque che in effetti molto prima che i NIRVANA divenissero famosi con l’album, “Nevermind”, Cobain e Lanegan abbiano inciso del materiale per un disco, che è rimasto chiuso poi in un cassetto.
Nel 1980 Lanegan si era unito agli SCREAMING TREES, davvero uno dei gruppi “pionieri” del grunge, producendo otto album fino allo scioglimento nell’anno 2000.
Intanto nel 1990 pubblica il suo primo album in studio dal titolo “The Winding Sheet”.
Seguono altri 8 album, con i quali Lanegan si conferma artista osannato dalla critica nazionale ed internazionale.
Nel 2003, con l’album “Here Comes The Weird Chilli” assume il nome di MARK LANEGAN BAND, avendo formato già da anni un gruppo di supporto per i tour mondiali con sempre gli stessi musicisti.
Ma sono davvero tanti gli artisti con i quali Lanegan collabora da Josh Homme a Moby, ai DEPECHE MODE, a Slash, a Greg Dulli (formando il duo THE GUTTER TWINS, 2003/2008), fino alla cantante e violoncellista scozzese Isobel Campbell con la quale incide tre album : “Ballad of The Broken Seas”, “Sunday at Devil Dirt” e “Hawk”.
Su tutti, non dimenticheremo mai la sua collaborazione con i QUEENS OF THE STONE AGE per l’iconico album “Songs For The Deaf”, prestando non soltanto la particolarissima voce, ma anche partecipando alla scrittura e con il quale sarà presente con la band, anche in tour.
Aveva ancora tanti progetti Mark Lanegan per il futuro, dato anche il suo talento di scrittore.
Nella casa in Irlanda aveva ritrovato la pace dopo tanti anni di una vita al margine.
“Passo il mio tempo a scrivere e lavorare sulla musica. Mi diletto con qualche disegno ed esco con mia moglie” aveva detto recentemente.
Mentre per i suoi progetti futuri :
“Ho un libro diverso in uscita l’anno prossimo. È un altro libro di poesie, con Wes Eisold della fama di Cold Cave. Ne abbiamo fatto uno un paio di anni fa (“Plague Poems”). E ho intenzione di fare musica”.
Molti oggi i tributi di amici e colleghi.
La sua voce graffiante ed unica mancherà a tutti.