Dave Grohl ha recentemente annunciato che pubblicherà un nuovo album, completamente metal, nei prossimi giorni.
Userà lo pseudonimo di DREAM WIDOW, la band (i FOO FIGHTERS in studio in realtà) di cui si racconta nel film “Studio 666”, che uscirà nelle sale statunitensi il 25 febbraio p.v.
Secondo la trama del film, i FOO FIGHTERS, si ritrovano in una villa d’epoca di Encino, Los Angeles, per registrare il loro decimo album. Ben presto però scoprono che la casa è infestata e che 25 anni prima un’altra band, i DREAM WIDOW, era anch’essa vissuta lì per un periodo, per registrare un disco. Non si sa per quale oscuro motivo, il cantante aveva poi compiuto un vero e proprio massacro, uccidendo tutti gli altri membri della band per divergenze creative.
Una volta che Dave Grohl ascolta il nastro di questo disco che sembrava essere andato perduto, questi si ritrova posseduto.
Grazie a lui ora il disco tornerà alla luce. Un vero e proprio album heavy metal con influenze dai KYUSS, ai TROUBLE fino ai CORROSION OF CONFORMITY.
Solo pochi giorni fa è avvenuta la pubblicazione del primo singolo estratto dall’album, dal titolo “March Of The Insane”.
Ha detto Grohl, sulle influenze dell’album, recentemente ad Howard Stern durante una intervista nel suo show :
“Ho i miei preferiti. Ne sentirete molte, di quelle influenze, in “Lacrimus Dei Ebrius” (un brano lungo ben 13 minuti, presente nel film) ne ho messe forse quattro o cinque di queste sezioni, realizzando un pezzo molto lungo. Alcuni brani suonano come i TROUBLE, alcuni suonano come i CORROSION OF CONFORMITY, alcuni hanno un’atmosfera alla KYUSS”.
E’ ormai noto che Grohl sia da sempre un estimatore del metal, già da quando era un ragazzino, un genere che ascoltava di pari passo con il rock classico ed al punk rock.
Anche durante gli anni nei NIRVANA, non ne ha mai abbandonato l’ascolto.
Amante e grande amico dei METALLICA, come dei PANTERA, ma anche assiduo ascoltatore di band quali gli SLAYER, i SEPOLTURA, i VOIVOD solo per citarne alcune, quanto ammiratore del metal scandinavo.
Non dimentichiamo il tentativo di fare lui stesso un disco “metal” già nel 2004, dal titolo “Probot” con molte guest star dal metal e rock classico, tra cui Lemmy Kilmister con il quale registra la già mitica “Shake Your Blood”. Un album interessante e forse un po’ sottovalutato alla fine anche dallo stesso Grohl, ma che invece è decisamente una chicca per gli amanti del genere.