taylor hawkins

Ancora una volta i mitici Rockin’1000, ovvero  la più grande rock band del mondo, ci sorprende e ci commuove con un nuovo tributo in onore di Taylor Hawkins, il compianto batterista dei FOO FIGHTERS scomparso improvvisamente a Bogotà, Colombia, il 25 marzo scorso.

Questa volta, il 24 maggio, la super band ha voluto fare le cose ancora più in grande prendendo parte a That’s Live 2022, che ha avuto luogo presso lo Stade de France di Parigi, lanciandosi in una struggente cover di “My Hero”, uno dei brani più famosi dei FOO FIGHTERS.

Ad apre il brano Fabio Zaffagnini, l’ideatore dei Rockin’1000, che annuncia in francese che “questa canzone è dedicata a Taylor Hawkins“ cui segue una breve, bellissima introduzione acustica dello stesso Zaffagnini con i chitarristi Stefano Re e Claudio Cavallaro.

200 batterie suonano all’unisono ed introducono le voci.

“There goes my hero, watch him as he goes,

There goes my hero, he is ordinary …”. 

(“Così va il mio eroe, guardalo mentre va, Così va il mio eroe, lui è (un tipo) ordinario …”)

“My Hero”, è la settima traccia del loro secondo album dei FOO FIGHTERS “The Colour And The Shape”, pubblicato nel maggio del 1997 e realizzato in realtà quanto ancora Taylor Hawkins non era nella band. Notevole come oggi molti altri artisti e fan da tutto il mondo come i nostri talentuosi Rockin’1000, ne hanno dato una vita nuova dedicandola al batterista.

Quelle parole nel testo, che un tempo tutti vollero credere scritte da Dave Grohl per Kurt Cobain, oggi sembrano fatte su misura per Taylor Hawkins, il ragazzo della porta accanto dal sorriso accattivante, un eroe di tutti giorni, data la sua semplicità e bontà d’animo.

Il 25 aprile scorso ad un mese di distanza dalla morte di Hawkins, in apertura dell’ Eurovision Song Contest era stato condiviso un video da una selezione dei Rockin’1000 girata in piazza San Carlo, a Torino.

Una spettacolare parte di cover di “Learn To Fly, anche questa volta in onore di Taylor Hawkins, eseguita in particolare dai batteristi della band, nuovamente all’unisono, suonando timpano, cassa e rullante.

I pochi istanti di silenzio che ne seguono, ci parlano del grande vuoto che Taylor Hawkins ha lasciato, ma il ricordo di quella musica così avvolgente ed assordante, non ci lascerà mai.