david bowie

David Bowie è l’uomo che fece dell’arte la sua ragione di vita e ce lo racconta così bene il regista Brett Morgen con il suo  “Moonage Daydream”, il film documentario dedicato al grande artista britannico, presentato a questo ultimo Festival di Cannes.

Moonage Daydream è un fim visionario, ed il primo in assoluto approvato dagli eredi di David Bowie e che si avvale della collaborazione di diversi amici e colleghi, che però non appaiono mai direttamente.

Da molti anni Brett Morgen sognava di fare un film su David Bowie e così lo ha contatto nel 2007, ma a quanto pare quello non era il momento giusto.

Dopo un terribile infarto durante il Reality Tour nel 2004 che lo aveva costretto al ritiro dalle scene, David Bowie sembrava voler bocciare qualsiasi progetto che lo riguardasse o lo coinvolgesse da vicino fino al punto di non concedere neppure i diritti per l’uso della sua musica.

Fino a quando nel gennaio del 2013 pubblica a sorpresa il singolo “Where Are We Now?”, il primo estratto dall’album “The Next Day” . Il successo mondiale è clamoroso. Il bellissimo album incanta e ci illude che il sogno non è ancora finito e che lui è finalmente tornato per rimanere.

Poi la malattia lo stronca nel gennaio 2016 a due giorni esatti dal suo 69° compleanno.

David Bowie non si perde d’animo anche nei suoi giorni più bui, continua a scrivere e a produrre arte.

Prima della morte un nuovo, ultimo album, “Blackstar”, pubblicato l’8 gennaio 2016, giorno appunto del suo compleanno, il quale diventa il suo testamento.

Ed è proprio nel 2016 che Morgen ritorna alla carica con il Bowie Estate dichiarando di voler realizzare un film “IMAX sperimentale, senza interviste, senza testimoni, senza alcuna biografia”.

Morgen del resto è maestro in questo tipo di cose, visto che è già autore di “Cobain : Montage Of Heck”, il film su Kurt Cobain pubblicato nel 2015,  assolutamente fuori da qualsiasi schema sperimentato prima e che divise a suo tempo la critica, l’opinione dei rimanenti membri dei NIRVANA ed i fan di Cobain.

Dice Morgen a proposito di “Moonage Daydream” :

“E’ questo che mi entusiasma in queste imprese, il fatto di affrontare un film su Bowie sapendo che ci sono 27 libri su di lui. Chi vuole conoscere queste cose può farlo. Ma cosa posso offrire io che tu non possa trovare in quei libri? E’ questa, in genere, la prima domanda che mi pongo : cosa posso proporre in questo spazio cinematografico?

Ho trascorso un anno a lavorare sulla sceneggiatura, raccogliendo le sue interviste su questo genere di riflessioni filosofiche e tentando di creare una playlist che si svolgesse un po’ come un jukebox, in modo che le canzoni fossero tutte scelte per il modo in cui lo cristallizzavano in quei particolari momenti. Soprattutto, però, perché avevano un qualche filo conduttore con la linea guida del film sulla transitorietà. E’ così che sono riuscito a ricucire la narrazione”.

Ma David Bowie è davvero un mentore per Morgen che all’età di 47 anni, anche lui, ironia della sorte, è vittima di un grave attacco di cuore.

Come chiunque ad un passo dalla morte, ma che poi ritorna alla vita e la valuta in maniera differente, tra le varie cose Morgen recupera la sua grande passione per Bowie.

Dice:

“Dopo l’infarto, Bowie è diventato in un certo senso un consigliere spirituale. Era così reale. Ho ascoltato tutto. Ho visto tutti i suoi lavori ed era tutto vero. E’ una persona vera. E ha amato profondamente la vita dal principio. Nel film ad un certo punto afferma che si arriva a una punto della vita in cui ci si rende conto di avere più giorni alle spalle che davanti a sé. Ed è proprio in quel momento che puoi iniziare davvero ad apprezzare la vita. E’ stato un messaggio potente da ricevere in seguito a un attacco di cuore. Il film è incentrato sull’apprezzare ogni giorno ed ogni momento, è diventato un film sulla vita”.

Morgen riporta nel film centinaia di ore in 35 mm e 16 mm mai viste prima, splendide riprese da varie perfomance dal vivo praticamente da tutte le “epoche” di Bowie.

Il film sarà distribuito a livello mondiale il prossimo settembre ed arriverà brevemente nelle sale prima di essere diffuso nelle piattaforme di streaming.

Intanto possiamo già gustarci il bel trailer  che decisamente già ci dà una prima visione complessiva del film.

Una buona visione a tutti!

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Marcella D’Amore è artista/pittrice Italiana. Nasce a Roma nel 1965 e si diploma al II Liceo Artistico Statale di Roma nel 1983. Dopo il liceo comincia subito a dipingere, indirizzandosi verso uno stile figurativo paesaggistico. Tra il 1984 ed il 1987 si trasferisce a vivere a Londra ed una volta rientrata a Roma, frequenta le gallerie e i centri culturali della capitale. Dagli anni 90 ai 2000, partecipa a diverse collettive e mostre personali. Durante questo periodo un’altra delle sue passioni, quella per il cinema, cresce con sua grande soddisfazione. Diventa dunque attrice e figurante in film come : ” La Passione di Cristo” di Mel Gibson, “Ocean’s Twelve” di Steven Soderbergh , “Mission Impossible 3” di JJ Abrams , nella serie tv “Roma ” e in un gran numero di fiction e film italiani. Nel 2007 si trasferisce nelle vicinanze di Termoli, Molise. La sua pittura che fino ad allora aveva rappresentato soggetti di giardini inglesi, campagne in fiore, marine con barche a secco, trabocchi; ha una svolta con un cambiamento di stile radicale nel 2011, quando nella sua ambizione di sperimentare nuove tecniche, si orienta verso l’arte astratta sfociando nel simbolismo e nell’informale e soprattutto nella pop art, che sta tuttora sviluppando in un progetto dedicato principalmente al mondo della musica.

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