In una recente intervista Eddie Vedder, il 59enne frontman dei PEARL JAM ha parlato un po’ del suo stato d’animo relativo alla sua età e del futuro della band.
Ha detto : “Mano mano che invecchi diventi più bravo a vivere nel presente. La cosa più importante diventa comprendere il fatto che hai meno tempo mantenendo lo sguardo fisso sull’obiettivo : continuare a fare musica.
Arrivi ad un certo punto della vita dove ti affidi alle relazioni solide che hai con le persone che hai ancora intorno. Perché prima o poi ti investe la sensazione di volere accanto qualcuno che non c’è più”.
Eddie Vedder, che compierà 60 anni il prossimo 23 dicembre, è l’unico frontman superstite, dei maggiori gruppi del grunge . Mark Lanegan degli SCREAMING TREES, Kurt Cobain dei NIRVANA, Layne Staley degli ALICE IN CHAINS, Chris Cornell dei SOUNDGARDEN.
Certo è una grande responsabilità e oltretutto Eddie Vedder e compagni sono sulla scena dal 1990 e diventare un simbolo anche della stessa città, è una eredità importante quanto una spinta creativa ancora molto forte.
Così Vedder rivela riguardo al futuro del gruppo :
“Noi abbiamo ancora uno o due buoni album da fare con la band”.
Intanto lo scorso 19 aprile i PEARL JAM hanno pubblicato il loro dodicesimo album da studio “Dark Matter” con la Monkeywrench Record e la Republic Record.
L’album è stato prodotto dal “mago” Andrew Watt, lo stesso che ha prodotto anche l’ultimo album dei ROLLING STONES , “Hackney Diamonds” , presso gli Shangri- La Studios di Malibu, California.
L’album è stato molto bene accolto dalla critica oltreoceano ed europea ma non sembra altrettanto da quella italiana.
Sono stati pubblicati già tre singoli prima dell’uscita : “Dark Matter”, “Running” e “Wreckage” anche se in realtà il più apprezzato sembra essere “Waiting For Stevie” dedicato a Stevie Wonder che ci riporta alle atmosfere psichedeliche tipiche dei PEARL JAM degli anni 90.
Il tour mondiale 2024 si svolgerà in quattro tappe.