foo fighters

È ormai ufficiale che Josh Freese sia il nuovo batterista live dei FOO FIGHTERS.

Il 21 maggio è andata in onda la diretta streaming globale dei FOO FIGHTERS dai mitici Studio 606, in San Fernando Valley, California, tempio da anni consacrato della band.

Si pensava ad un collegamento più lungo, come un duraturo pomeriggio di musica, magari anche di scambio con i fan. Nulla di tutto questo e probabilmente per concentrare più l’attenzione sulla performance, gli inediti ed evitare interviste … trattando la cosa più come un rehearsal quotidiano, come sono soliti fare da anni, alla fine il live show non è durato più di un’ora.

I fan più affezionati da ogni parte del mondo hanno contato letteralmente le ore ansiosi di vedere cosa i FOO FIGHTERS avessero in serbo per loro.

Finalmente alle 15 (circa le 21, ora italiana) inizia il collegamento.

E’ in corso una breve chiacchierata tra i cinque membri della band mentre dei vecchi amici quali Chad Smith, Danny Carey e Tommy Lee, bussano uno alla volta alla loro porta con una scusa o un’ altra, ecco apparire il batterista Josh Freese che li interrompe dicendo: 

“Hey scusate ragazzi, che dite non vi va’ di fare insieme qualcosa, uno pezzo o due?”.

Josh Freese non viene neppure presentato ufficialmente, lui effettivamente non ha bisogno di alcuna presentazione.

D’altro canto i fan e la stampa tutta avevano già fatto la loro parte giorni addietro, facendo capire che Freese avrebbe preso il  posto (anche questa considerazione che suona ancora alquanto ambigua) di Taylor Hawkins.

È certo che Hawkins non si possa sostituire, ma la scelta di Freese come batterista live su una rosa di candidati, sembra fino ad ora la migliore.

Musicista e session man di grande esperienza ed assolutamente uno dei più versatili della scena attuale.

Proveniente da una famiglia di musicisti, Freese è nato in Florida il 25 dicembre 1972, ma è cresciuto poi in California. Freese inizia la sua carriera da ragazzino nel 1988 e diviene presto noto come turnista entrando nei VANDALS nel 1989, accompagnando i DEVO nel 1996.

Collabora suonando con i GUNS N’ ROSES,  gli A PERFECT CIRCLE, I NINE INCH NAILS, i WEEZER, i SUBLIME WITH ROME e si unisce ai PARAMORE in tour nel 2010.

E’ anche e per un lungo periodo, il batterista di Sting, diventa il batterista degli OFFSPRING ed è presente in oltre 400 dischi.

Con i FOO FIGHTERS partecipa ai Tribute per Taylor Hawkins, nel settembre 2022, suonando “Times Like These” e “All my Life”.

Hawkins stesso naturalmente lo conosceva e lo adorava.

Josh Freese era un vecchio amico ed entrambi erano cresciuti in Orange County, California.

Vivendo poi a 30 minuti di strada l’uno dall’altro, finivano spesso e volentieri in qualche session insieme.

Durante il Beach Life Festival in California nel maggio 2019, Hawkins e Freese avevano addirittura diviso il palco lasciandosi in un vero e proprio duello tra batteristi, ad un certo punto Hawkins abbandona il set, indicando al pubblico solo Freese quasi come arrendendosi di fronte alle sue notevoli capacità.

Non si può chiamare casualità, forse più uno scambio di cortesie ma che oggi appare quasi come un presagio.

La performance streaming si presenta impeccabile e conferma ancora una volta la grande professionalità della band.

Aprono con “All My Life” e Freese si prende alcune libertà abbellendo il brano con qualche nuovo trucco stilistico ed il pubblico è già conquistato.

Seguono dal nuovo album “But Here We Are” in uscita il 2 giugno p.v., “Rescued” e “Under You” e a sorpresa o una delle sorprese annunciate,  un brano inedito “Nothing At All”, bellissimo che ci riporta alle atmosfere delle ballate anni 60.

È anche la musica di quegli anni che ha plasmato il talento di molti artisti del grunge, dell’alternative e non per ultimi, dei FOO FIGHTERS stessi. 

Gli altri brani eseguiti sono “No Son Of Mine”, “The Sky Is A Neighborhood” ed il classico “Monkey Wrench”.

Ma certamente il momento più alto di tutta la performance è quello conclusivo con una quasi ipnotica quanto commovente esecuzione di “Aurora”.

Con “Aurora” sentiamo che Taylor Hawkins e’ lì in qualche modo nello spirito e non possiamo fare a meno di ricordare il passato ed il fatto che questo particolare brano era il preferito del musicista (e di Dave Grohl) fra tutti quelli del repertorio dei FOO FIGHTERS.

Oltre a suonare la chitarra Chris Shiflett ora è anche la seconda voce al posto di Hawkins.

Assente invece il coro femminile per la prima volta da quando era stato aggiunto alla band nel 2017 dopo la pubblicazione dell’album “Concrete and Gold”.

Non è confermato comunque che questi potrebbero essere ancora in tour con i FOO FIGHTERS e con la stessa formazione.

Lo show sarà ancora disponibile su Veeps in un totale di tre giorni dalla prima, su richiesta degli utenti.

LISTA DEI BRANI:
“All My Life”
“Rescued”
“No Son Of Mine”
“Under You”
“Workin’ For A Livin’” (Huey Lewis And The News Cover)
“The Sky Is A Neighborhood”
“Nothing At All”
“Monkey Wrench”
“Aurora”

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Marcella D’Amore è artista/pittrice Italiana. Nasce a Roma nel 1965 e si diploma al II Liceo Artistico Statale di Roma nel 1983. Dopo il liceo comincia subito a dipingere, indirizzandosi verso uno stile figurativo paesaggistico. Tra il 1984 ed il 1987 si trasferisce a vivere a Londra ed una volta rientrata a Roma, frequenta le gallerie e i centri culturali della capitale. Dagli anni 90 ai 2000, partecipa a diverse collettive e mostre personali. Durante questo periodo un’altra delle sue passioni, quella per il cinema, cresce con sua grande soddisfazione. Diventa dunque attrice e figurante in film come : ” La Passione di Cristo” di Mel Gibson, “Ocean’s Twelve” di Steven Soderbergh , “Mission Impossible 3” di JJ Abrams , nella serie tv “Roma ” e in un gran numero di fiction e film italiani. Nel 2007 si trasferisce nelle vicinanze di Termoli, Molise. La sua pittura che fino ad allora aveva rappresentato soggetti di giardini inglesi, campagne in fiore, marine con barche a secco, trabocchi; ha una svolta con un cambiamento di stile radicale nel 2011, quando nella sua ambizione di sperimentare nuove tecniche, si orienta verso l’arte astratta sfociando nel simbolismo e nell’informale e soprattutto nella pop art, che sta tuttora sviluppando in un progetto dedicato principalmente al mondo della musica.

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